sabato 31 dicembre 2016

Insalata del buon auspicio

Buon cenone a tutti. Mi raccomando, rottamiamo senza rimpianti questo 2016, facendolo in serenità e allegria. Non è di certo un anno da rimpiangere.
Sicuramente molti faranno le ore piccole, io no di sicuro... tiro giusto mezzanotte ma solo perché sono in compagnia di amici.
Facciamo che a Capodanno portiamo in tavola una fresca insalata mista di verdura e frutta?
Così rimaniamo anche leggeri. E deliziamo il palato.
Basta mescolare un cespo di radicchio tardivo, chicchi di melagrana, dadi di cachi persimon e gherigli di noci.
Se li avete aggiungete anche acini d'uva, così si completa il quadro del buon auspicio per il nuovo anno.
Un po' di succo di lime o del buon aceto fruttato, ottimo olio evo e qualche fiocchetto di fleur de sel che scrocchi sotto i denti. Un vero paradiso.
Non aggiungo altro. Fate voi le dosi.
E buon appetito.

giovedì 29 dicembre 2016

Chiocciola salata agli spinaci e ricotta

Sul net è tutto un fiorire di idee per cambiare l'aspetto alla solita torta salata. Alcune sono davvero carine e così mi prende la voglia di cimentarmi.
In questo caso ho sempre trovato dosi pantagrueliche... consigliano sempre due rotoli di pasta.
Vi assicuro che ne basta uno per fare una torta per 8 persone da usare come antipasto. Se invece volete servirla come cena allora calcolate 6 persone.
Basta tagliare i nastri di pasta dal lato corto per avere 4 salsicciotti da arrotolare in una teglia da 22 cm.
Come ripieno potete dare libero sfogo alla fantasia o al gusto personale. Salumi, mozzarella, carciofi tritati, o spinaci e ricotta come ho fatto io nel mio primo tentativo, ma solo perché ne avevo già pronta una ciotolina, avanzati da un paio di alberi di girelle serviti il giorno prima.
Non vi racconto la disavventura... oppure sì? Sì, ve la dico.
Avevo fatto due bellissimi alberelli augurali, disponendo le girelle in modo da dargli una forma che evocasse un albero natalizio, per l'appunto. Porto il tutto a una serata di festeggiamenti con numerosi amici, 19 in tutto. L'ospitante che fa? Invece che portare in tavola le due torte a motivo natalizio così come già le avevo composte, in due vassoi, le smembra in pezzi informi. E vabbè, queste sì che sono soddisfazioni!
Ma vediamo come fare, seguendo le foto che vi allego, questa chiocciola salata.
Dosi per 8

-ricetta-
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
150 g spinaci cotti e tritati
150 g ricotta
50 g parmigiano grattugiato
1 uovo
noce moscata
In una ciotola mescolo gli spinaci con la ricotta e il grana. Profumo con un po' di noce moscata grattugiata.
Stendo la pasta e ricavo 4 strisce dividendola sul lato corto. Sul bordo di ognuna formo un salametto con un quarto della farcia. Spennello il bordo vuoto con l'uovo che ho sbattuto e avvolgo a salsiccia sigillando bene il bordo.
Prendo un piatto di ceramica da forno, o una teglia, rivestiti di carta forno. Arrotolo a partire dal centro le 4 strisce formando la chiocciola. La spennello di uovo e la spolvero con qualcosa a piacere.
Polvere di capperi, paprica, semi di papavero. Nel mio caso ho usato coriandoli di bucce essiccate di pomodoro.
Faccio cuocere in forno a 200° sino a che la pasta non è ben cotta e dorata, per circa 40'. Poi vedete voi, molto dipende dal forno.
Trasferisco la torta a raffreddare su una gratella, elimino la carta e la sposto su un piatto di servizio per tagliarla a spicchi.

martedì 27 dicembre 2016

Ragù di salsiccia e grana al Marsala


Buondì amici gourmand e gourmet.
Com'è andata? Qualcuno si limiterà a dire che è andata. E potrebbe avere ragione. Altri saranno ancora in fase digestiva... Io sono già proiettata sul prossimo lotto: San Silvestro- Capodanno
L'avrete capito, la cucina da ospedale non fa per me. Mi piacciono piatti saporiti che diano soddisfazione al palato e alle papille.
Quindi appena leggo di condimenti e salse un po' fuori dal normale prendo nota e poi eseguo, non appena mi è possibile.
Secondo queste regole cosa avrei dovuto fare leggendo di un bel sughetto con salsiccia maneggiata con grana e sfumata con vino Marsala? Eseguire. Punto.
Beh, di mio ho aggiunto un po' di carote grattugiate e, ma proprio perché ne avevo in esubero, qualche asparago. Un gran bel assemblaggio. Ora vi dico.
Le dosi sono per almeno due volte.
Una soluzione alternativa al solito ragù per condire lasagne o cannelloni, o gnocchi, durante la serie di incontri conviviali che certamente starete, come me, attraversando.


-ricetta-
400 g salsiccia a nastro
150 g grana grattugiato
100 g carote grattugiate
1 porro
1 limone naturale
10 asparagi
50 ml Marsala
20 g burro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
Spello la salsiccia, la sgrano con la forchetta su un piatto e la mescolo al grana grattugiato.
Sbollento gli asparagi a tocchetti in acqua bollente salata, poi li raffreddo in una ciotola con ghiaccio, così restano di un bel colore verde brillante.
Affetto a rondelle sottili il porro ben pulito, mantenendo una parte del verde.
Scaldo il burro in una padella grande e ci rosolo porro e carote, li salo e dopo circa 5' metto anche la salsiccia impastata col formaggio.
Lascio rosolare e poi sfumo col Marsala, quando la parte alcolica è evaporata aggiungo il concentrato sciolto in un mestolino di acqua calda.
Lascio che il ragù cuocia per 20' circa prima di aggiungere gli asparagi, poi spengo e macino un po' di pepe nero.
Il ragù è pronto, saporito e cremoso al punto giusto per condire un fumante piatto di maccheroni, ma pure gnocchi.


domenica 25 dicembre 2016

Buon Natale 2016 a tutti!

Tanti auguri a tutti i miei fedelissimi lettori.
          BUON NATALE duemilasedici!



Vi lascio i miei più golosi auguri con un po' di rustici salatini a tema (imprecisi e spontanei come quelli che avrebbe fatto un bambino). A prestissimo!

sabato 24 dicembre 2016

Insalata natalizia

Eccoci qui. Stasera è la Vigilia.
Col cenone di magro, tipico dell'Italia centro-meridionale, si iniziano le danze.
E, dato che non mancheranno le occasioni per abbuffarsi, è utile avere a portata di mano una ricetta leggera, con la quale si può calmare un languorino senza appesantirsi.
Insalata che è perfetta anche come contorno al posto di qualcosa di più calorico.
Non c'è niente di più apprezzabile di una forchettata di ortaggi freschi e croccanti.
Per la citronette non ho preferenze. A seconda di quello che ho in dispensa alterno succo di lime o di limone, del quale, se non trattato, uso anche grattugiare la scorza.
Le dosi fatele secondo il numero dei commensali. E, per il finocchio, vi consiglio di usare una mandolina giapponese, di quelle con la lama in ceramica, li affetta sottilissimi.
A domani per gli auguri in diretta! A chi invece chiuderà il computer per qualche giorno... li faccio ora.
Auguro a tutti di trascorrere ore serene con le persone che più vi stanno a cuore: mangiate, condividete ma, soprattutto, RIDETE!

-ricetta-
1 cespo di radicchio tardivo IGP di Treviso
1 piccolo cespo di cavolo cinese
1 finocchio
1 lime o limone
12 noci
olio evo
sale, pepe

Affetto sottilissimo il finocchio, lavato e pulito, poi con un coltello affilato faccio altrettanto col cavolo cinese e infine divido a metà le foglie del tardivo.
Schiaccio le noci lasciando interi i gherigli, che divido a metà.
Spremo il succo dell'agrume e grattugio la buccia (solo se è naturale), lo mescolo a una dose di olio, sale e pepe. Verso il tutto in un vasetto di vetro, chiudo col tappo e sbatto energicamente.
Condisco con la salsina l'insalata e la mescolo. La servo dopo averla fatta riposare 10'.




giovedì 22 dicembre 2016

Coniglio disossato ripieno di carciofi

Una ricetta, questa, che preparo da tempo immemore.
Ovvero, da almeno tanti anni quanti ne ho collezionati di matrimonio. Le prime volte ricorrevo all'aiuto del pollivendolo per disossare il coniglio. In quegli anni '80 le nostre finanze erano scarsissime e acquistare un coniglio già preparato voleva dire pagarlo più del doppio.
Dopo la seconda volta mi fu chiaro che, se avessi voluto continuare a proporre questa pietanza, non mi restava che industriarmi da sola e apprendere come disossare un coniglio. Ricordo che mi venne in aiuto un tutorial fotografico, molto ben fatto, della Cucina Italiana. Credo di conservare ancora quella pagina nel mio quaderno delle ricette.
Dopo una prima volta non proprio precisa, già dalla seconda ottenni un risultato assolutamente perfetto. Da allora ne disosso non solo per me, ma anche per amici.
Con un po' di pratica e perizia non occorrono più di 15 minuti.
Si può preparare con un giorno di anticipo, si cuoce in forno senza timore che si secchi e il ripieno segue la stagionalità delle verdure. Chiaro che in inverno ci saranno carciofi, in primavera asparagi e così via. È un piatto senza stagioni.
Perciò, vi esorto a provare. Munitevi di un buon coltello, non troppo grande ma ben affilato, e cimentatevi. È un'ottima soluzione per un secondo elegante e raffinato, che può fare concorrenza a bolliti, arrosti o capponi.
In ogni caso... siete contrari a servire il coniglio? la stessa ricetta vale per farcire una pancia di vitello.
Siamo a due passi da Natale... potrebbe essere un'alternativa per chi non ha ancora le idee chiare. Fate ancora in tempo!
La resa è ottima: un coniglio da 1,5 kg, disossato e farcito, soddisfa sino a 12 commensali.

-ricetta-
1 coniglio da 1,5 kg, col suo fegato
200 g macinato di vitello
100 g verdure da soffritto
100 g provola a fettine
3 carciofi
1 scalogno
1 limone biologico non trattato
prezzemolo
50 ml panna fresca
1 uovo
olio evo
Pulisco i carciofi poi li salto a spicchi in un velo di olio con uno scalogno tritato. Bagno con un po' di brodo e porto a cottura. Condisco con sale e pepe e alcune foglie di prezzemolo tritate.
Metto il coniglio su un tagliere e inizio a disossarlo dalle zampe posteriori.
Eliminati gli ossi della coscia scalco sino alla colonna e inizio a seguirla, manovrando delicatamente la lama del coltello per non rompere la pelle, che è sottile. Seguo i processi spinosi della colonna e arrivo sino alle costole. Libero ogni ossicino cercando di non forare la carne.
Arrivo sino alle zampe anteriori e libero anche quelle.
Ottengo una fetta rettangolare piuttosto grande.
Naturalmente conservo la carcassa, la userò per un ottimo brodo.
In una boule mescolo gli ingredienti del ripieno: la carne macinata di vitello, carota, sedano e cipolla tritati a dadini piccoli assieme a gambi di prezzemolo, poi condisco con sale e pepe, la panna e l'uovo.
Stendo un doppio foglio di cartaforno sul piano di lavoro, ci appoggio il coniglio e poi distribuisco le fettine di formaggio, quindi il ripieno, il suo fegato e i carciofi.
Arrotolo dal lato lungo cercando di racchiudere il ripieno, procedo aiutandomi con la carta e avvolgo il tutto a salame, che chiudo con qualche giro di spago.
Appoggio il rotolo su una placca e lo irroro con un filo d'olio. Metto a cuocere in forno a 190° per circa 20', poi diminuisco il calore a 170° e proseguo la cottura per altri 40', girando il rotolo ogni 10'.
Lo faccio intiepidire poi elimino al carta e lo affetto prima di portarlo in tavola assieme al fondo di cottura che ho raccolto dalla placca.




martedì 20 dicembre 2016

Insalata di faraona e melagrana

Mancano solo quattro giorni a Natale e, quando tutti siamo pronti a festeggiare, il mondo viene tenuto sotto assedio. Orrore ovunque, dalla Siria a Berlino vengono colpite masse di gente innocente. Una scia di sangue che non vuole avere fine.
Non per questo chi può deve rinunciare a festeggiare, ma possiamo senz'altro farlo in forma più contenuta e mesta. Scegliere piatti un po' più alla portata, al posto di molti altri più costosi, potrebbe essere una soluzione per tacitare la nostra coscienza e, se ci avanzasse qualche euro, approfittarne per fare una donazione alle numerose associazioni che portano aiuto, siano esse nazionali o internazionali. Io ad esempio, non vedo l'ora che mi arrivino le lenticchie del Castelluccio ordinate direttamente ai produttori locali. Di sicuro non mancano i modi per differenziare le donazioni.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        
Questo piatto sotto le feste è l'ideale, uno tra i preferiti dai grandi chef stellati che lo propongono come entrée tiepida. È tutto sommato facile da preparare e, nella norma, piace a tutti.
In più è leggero e saporito.
Ovviamente c'è chi arrostisce la faraona ma io preferisco lessarla, perché c'è il vantaggio che la sua carne si mantiene più morbida e per giunta mi ritrovo un buon brodo pronto, che debitamente sgrassato è ottimo per i tortellini.
È stato anche il pretesto per provare sul campo il nuovo olio extravergine dei monti Iblei, uno dei miei preferiti, il Polifemo di Viragì, a base di Tonda iblea. Quest'anno la produzione, a causa del clima instabile durante la fioritura, ha ridotto di più del 40% la produzione, ma quello che sono riusciti a ricavare è ottimo. Bravi ragazzi!
In effetti non ho usato molto altro nel condimento, se non fiocchi di sale e una riduzione di aceto di melagrana. A me lo rifornisce un'amica che va in vacanza in Turchia, ma può essere sostituito con uno balsamico.
Ho aggiunto una ciotola di fagioli che avevo lessato per una trippa, ma è ovvio che potete usare altro di vostro gradimento.
Calcolando 50' di cottura con la pentola a pressione, per fare il piatto ci vuole circa un'ora e mezza.
Non è poi un impegno così gravoso per un antipasto elegante e un po' fuori dagli schemi che ha il vantaggio di poter essere preparato anche con un giorno di anticipo.
Dosi per 6/8

-ricetta-
1 faraona pulita, circa 1 kg
2 carote
1 gambo di sedano
1 porro
1/2 melagrana
aceto di melagrana
olio evo
sale
Preparo la faraona per la cottura fiammeggiandola, lavandola e tamponandola con carta da cucina.
Metto nella pentola a pressione le verdure e il pennuto, aggiungo acqua sino a coprire bene tutto e poi completo con una manciatina di sale. Chiudo e metto sul fuoco, appena inizia a fischiare abbasso la fiamma e calcolo 50'.
Poi sfiato la pressione residua e trasferisco la faraona su un vassoio per farla un po' raffreddare, altrimenti è impossibile spolparla.
Intanto filtro il brodo e conservo le due carote, che mi serviranno come completamento al piatto.
Sfilaccio la faraona, aggiungo i chicchi di mezza melagrana, i fagioli e le carote tagliate a bastoncini.
Condisco con qualche fiocchetto di fleur de sel, due cucchiai di riduzione di aceto di melagrana e un buon giro di olio extravergine.
Lascio insaporire per un'ora o più prima di portarla in tavola.
Se piace si può servire anche tiepida, sia come antipasto che come secondo.



domenica 18 dicembre 2016

Crinkles al limone

Sulla falsariga di quelli al cioccolato, che tanto successo hanno riscosso, ne ho fatti, subito dopo, al limone. Grazie a un'amica che mi ha regalato una borsa piena di limoni naturali.
La tentazione di usarli per sfruttare la loro profumata buccia è stata troppo forte. È anche vero che, come diceva Oscar Wilde... non so resistere alle tentazioni.
Ad ogni modo sono biscotti che si preparano in pochi minuti e piacciono a tutti perché sono morbidi e profumati e si addentano volentieri in ogni momento della giornata: a fine pasto o a merenda. Per conservarli chiudeteli in scatole di latta oppure in sacchetti di carta cristallina.
Se volete, sostituite il limone con un'arancia, sempre non trattata, oppure usate succo di clementine e scorza di arancia/limone, per un gusto più delicato.
Dosi per circa 40 biscotti

-ricetta-
300 g farina 0
110 g zucchero
100 g burro morbido
8 g lievito
1 uovo
1 limone non trattato, succo e buccia
sale
zucchero a velo e semolato

Monto con le fruste l'uovo col burro, poi aggiungo lo zucchero, la buccia grattugiata e il succo del limone (circa 60 ml), quindi incorporo la farina setacciata col lievito e un pizzico di sale.
Metto la ciotola a raffreddare in frigorifero, o date le temperature rigide di questi giorni, anche solo fuori dalla finestra, così il composto solidifica ed è più semplice ricavare le palline.
Scaldo il forno a 180°.
Formo palline grandi come albicocche, o più piccole dato che i biscotti crescono parecchio in cottura, le passo in zucchero a velo e semolato, le appiattisco leggermente e le allineo distanziandole su una placca rivestita da un foglio in silicone o cartaforno.
Faccio cuocere in forno per circa 15', fate attenzione perché i crinkles sembrano morbidi appena sfornati.
Non toccateli, rimuoveteli dalla placca solo quando sono intiepiditi.


sabato 17 dicembre 2016

Crocchette di pollo e spinaci

Avanza sempre qualcosa. Almeno a me succede spesso. Tipo un petto di pollo arrosto, una sovracoscia e un'aletta?
Una tazza di spinaci cotti e ben strizzati?
Mescoliamo tritando tutto assieme e, al posto del solito piatto riscaldato, ci deliziamo con saporite crocchette, adatte sia all'aperitivo che come secondo, graditissime ai bambini.
Proteine nobili, fibre e verdure, tutto assieme.
Tanto lo avete capito che non mi piace proporre sempre la "solita minestra"...
Vi do le dosi per 3 persone, ma potete aumentarle se la famiglia è numerosa.

-ricetta-
mezzo petto di pollo arrosto
100 g spinaci cotti e ripassati in padella
50 g feta
1 uovo
farina
sale e pepe
olio per friggere

Trito nel mixer il pollo con gli spinaci, aggiungo l'uovo e la feta sbriciolata. Regolo di sale e pepe, stando attenta col sale perché gli spinaci erano già conditi, il pollo saporito e la feta salata di suo.
Lascio il composto per un'ora in frigorifero, così si compatta e si possono modellare con più facilità le crocchette.
Con le mani umide formo polpette dalla forma ogivale, le passo nella farina, nella semola o nel mais, se preferite una versione senza glutine, e infine, una volta che sono tutte pronte, le friggo pochi pezzi alla volta in abbondante olio di semi (arachidi il mio preferito).
Le scolo su carta da cucina e le servo con pezzetti di focaccia o schiaccia se sono destinate all'aperitivo.



giovedì 15 dicembre 2016

Empanadas vegetariane di zucchine

Ho spesso a che fare con gli avanzi io, ma preparare il ripieno se non ne avete a disposizione è un attimo.
Mi erano rimaste poche zucchine di un contorno, trifolate con cipolla e qualche dadino di pomodoro.
Non mi ha nemmeno sfiorato l'idea di buttarle via, anzi... le ho tritate e ne ho fatto un recupero super accattivante.
Un bel vassoio di fragranti fagottini, altro che sofficini, che piacciono anche ai bambini.
La confezione di dischi pronti ne contiene 16, quindi calcolo una bella porzione di 4 a testa per una cena in famiglia, oppure un paio come aperitivo per il doppio delle persone.
Un antipasto adatto alle prossime festività, se non volete usarlo come secondo leggero e goloso.

-ricetta-
2 zucchine
1 scalogno
1 cipollotto
4 pomodorini
4 fette sottili di formaggio
16 dischi di pasta pronti
salsa piccante
olio evo
sale
Trito scalogno e cipollotto e li faccio rosolare in un velo d'olio.
Affetto le zucchine e poi le trito grossolanamente. Taglio a dadini piccoli i pomodori.
Metto a rosolare anche le zucchine coi pomodori, poi salo.
Lascio stufare qualche minuto poi spengo.
Taglio in 4 le fettine di formaggio, preparandomi 16 rettangolini.
Farcisco un disco di pasta con un cucchiaino delle verdure preparate e sopra appoggio un pezzetto di formaggio. Richiudo a mezzaluna la pasta e sigillo bene i bordi.
Dispongo i fagottini su una placca rivestita di cartaforno e li spennello con una salsina piccante, tipo sweet chili o messicana.
Cuocio in forno a 180° per circa 20', o comunque sino a che le empanadas non sono ben dorate.
Le faccio intiepidire poi le metto su un vassoio di servizio e le porto subito in tavola.

martedì 13 dicembre 2016

Dahl di lenticchie rosse con curry e latte di cocco

Mangiare legumi fa bene. Lo si legge ovunque, tutti i dietologi consigliano di consumare legumi secchi in quantità.
Le lenticchie rosse decorticate, prive cioè della buccia, non provocano neanche flatulenza.
Cotte in questo modo, secondo una ricetta indiana, sono super invitanti e fungono da contorno o piatto unico se le accompagnerete con un pezzetto di formaggio.
Il loro sapore speziato è molto stuzzicante e conosco qualcunA che non riesce a controllarsi e se ne farebbe fuori una pentola intera! Vero Gina??
Preparatevi per tempo circa un litro di brodo di verdure.
La ricetta che mi ha stuzzicato era pubblicata su Honest Cooking e ha dosi abbondanti, se la usate come contorno, per 8/10 persone.

-ricetta-
400 g lenticchie rosse decorticate
4 carote
2 scatole di pelati da 400 g (500 g circa il peso al netto)
3 spicchi di aglio
30 g burro chiarificato o ghee
1 pezzo di zenzero
200 ml latte di cocco
2 cucchiai colmi di curry
700 ml brodo vegetale
Nel cutter metto le carote pulite e a tocchi, lo zenzero pelato, l'aglio e trito a intermittenza. Non deve diventare una poltiglia, ma tritarsi.
In una pentola capiente scaldo il burro, una volta sciolto aggiungo il trito e lo faccio soffriggere a fuoco vivace per 6', mescolando per evitare che bruci.
Quindi verso il curry e lo faccio ben tostare, sempre a fiamma alta e mescolando senza sosta, finché non emana un profumo delizioso, ossia per qualche minuto.
Quindi verso il latte di cocco e mescolo, poi aggiungo i pelati e sciacquo le lattine col brodo.
Porto il tutto a bollore prima di aggiungere le lenticchie, che ho precedentemente sciacquato bene e continuo la cottura a fiamma bassa, mescolando e sorvegliando che non si asciughino troppo, né che attacchino al fondo. Se occorre aggiungo un altro po' di brodo, ma la consistenza del dahl deve essere densa.
Regolo di sale, spengo e faccio riposare un'ora prima di servire.
Eventualmente si può accompagnare con riso bollito o patate lesse schiacciate, ma secondo me sono perfette da sole o come contorno. Fate caso a come cambia il colore a seconda del mix di curry e dal tipo di pelati usati.

domenica 11 dicembre 2016

Tarte flambée normande

Volete fare una torta di mele rapida e che, al momento di portarla in tavola, stupisca i vostri commensali?
C'è questa sfogliata con mele rosolate, tipica della Normandia, almeno così era scritto nella ricetta che mi ero ritagliata da una rivista francese tantissimi anni fa.
L'ho cucinata spessissimo con enorme successo, e quando arriva in tavola fiammeggiante è sempre motivo di stupore.
Occorre avere il Calvados, il distillato di sidro dal caratteristico profumo di mele tipico della zona, facilmente reperibile anche nei nostri supermercati.
La nostra scorta è recente, dato il nostro viaggio di giugno in quella magnifica regione.
Distillato sin dal VII secolo, conobbe una grande fortuna alla fine dell'800 quando per un'epidemia di fillossera tutti i vigneti andarono distrutti con conseguente carenza di distillati da vinacce.
La povera acquavite di mele entrò allora in auge, ed era fornita anche alle truppe durante la Seconda Guerra Mondiale.
Più è invecchiato meglio è, si parte dai 6 anni (minimo) per gustare un prodotto decente, quindi che sia almeno XO, Extra, Hors d'Age, ma se ne trovate di 20 anni e più non esitate a spendere, ne vale la pena! L'invecchiamento avviene in barrique di quercia. E' un AOC da molti anni e la sua produzione è compresa nelle regioni costiere dell'Atlantico e della Manica, nel nord-ovest francese.
Liquore prediletto da famosi giallisti che lo fanno bere ai protagonisti dei loro romanzi, il Maigret di Simenon lo adora e il commissario Adamsberg di Fred Vargas lo utilizza per aiutarsi a 'pensare', è il preferito di Massimo Carlotto che lo fa bere anche al suo Alligatore.
Chissà come mai questo curioso feeling dei giallisti per lui, sembra quasi un passaparola.
Tornando al dolce, occorrono buone mele renette o Granny Smith, ottimo burro e il classico 'appareil' come chiamano loro la miscela di uova, panna e zucchero che si mette sopra la sfoglia, simile a quella per le quiches (senza lo zucchero, ovviamente).
Non mi resta che augurarvi una buonissima domenica!

-ricetta-
1 rotolo di pasta sfoglia
4 mele
40 g burro
2 uova
100 ml panna fresca
120 g zucchero
8 cl di Calvados
cannella e sale
Taglio le mele a spicchi senza sbucciarle, ma le privo del torsolo.
Faccio fondere il burro con 60 g di zucchero in una padella e ci metto a rosolare gli spicchi di mela, li spolvero con un po' di cannella e spengo.
Stendo la sfoglia in una teglia, possibilmente di ceramica o in Pirex perchè dopo la porterò in tavola, e accendo il forno portandolo a 190°.
Preparo l'appareil, sbattendo in una boule le uova con altri 60 g di zucchero, la panna, 4 cl di Calvados e un pizzichino di sale.
Verso questo composto sulla sfoglia e sopra ci accomodo gli spicchi di mela.
Faccio cuocere per circa 35'.
Al momento di portare la torta in tavola, meglio che sia ancora leggermente tiepida, scaldo in un pentolino il resto del Calvà con un cucchiaio abbondante di zucchero, verso il liquido caldo sul dolce e infiammo.

Accompagnarla con un bicchierino di Calvados, per chi lo gradisce, non è un'eresia.

giovedì 8 dicembre 2016

Lasagne alle zucchine


Una gran teglia di lasagne risolve spesso una cena per tante persone, da 8 a 10, senza che chi è in cucina si debba stressare per dover cucinare, scolare, rimestare o condire pasta o riso mentre gli altri sono comodamente seduti a tavola.
Una portata perfetta per un giorno di festa come oggi.
Si lavora prima e con calma in modo da potersi sedere assieme a tutti, servendo la lasagna che nel frattempo ha avuto modo di riposare quei venti minuti necessari affinché il gusto dei suoi ingredienti si possa amalgamare.
Tra sottili strati di pasta ho steso nastri di zucchine grigliate e una crema composta da besciamella e formaggi.
A breve ve ne racconterò una nuova, l'ho fatta proprio pochi giorni fa, con spinacini usati a crudo e una salsa leggera a base di besciamella, ricotta e pesto di cavolo nero/riccio e spinaci.
Se poi le si abbina un Viognier, vitigno principe della zona di Condrieu... è il massimo!
Ottimo e perfettamente conservato questo di André Perret, del 2007, acquistato in loco in occasione di uno dei nostri viaggi.
Dosi per 8/10

-ricetta-
250 g pasta fresca per lasagne
1 kg di zucchine
300 g ricotta di pecora
150 g crescenza o stracchino
100 g grana grattugiato
30 g burro
25 g farina
330 ml latte
noce moscata
burro
olio evo
sale, pepe
Anche con 24 h di anticipo preparo le zucchine grigliate. Le spunto e le affetto con la mandolina, lasciandole spesse in modo che restino carnose.
Le salo e le lascio riposare per un'ora, poi scolo il liquido che hanno emesso e le faccio grigliare su una bistecchiera appena unta di olio.
Preparo la besciamella e la condisco con metà del grana, la ricotta e la crescenza. La profumo con un po' di noce moscata e pepe.
Inizio a comporre la lasagna stendendo due fogli di pasta in una teglia ben unta di burro.
Sopra spalmo il composto di besciamella e formaggio e sopra preparo uno strato di zucchine grigliate che spolvero di grana.
Ripeto gli strati sino a terminare tutto, sfoglie di pasta, zucchine e condimento. In tutto sono sei strati.
Condisco l'ultimo strato di pasta con il composto ai formaggi che mi resta, una spolverata di grana e qualche fiocchetto di burro.
Cuocio e faccio gratinare a 180° per circa 30', poi dopo 20' di riposo posso servire le lasagne a quadrotti.

mercoledì 7 dicembre 2016

Torta al kefir con more e mirtilli

Torte di morbida consistenza farcite da tanta frutta.
Torte semplici da fare al forno con dosi accettabili di zuccheri e grassi.
Qui l'uso del kefir o del latticello aiuta a usare meno burro e rende la struttura del dolce soffice.
Di serra se ne trovano ancora di mirtilli o more, oppure vi consiglio di sostituirli con frutti secchi come i mirtilli rossi o con pezzi di prugne secche o fresche denocciolate.
Buon sant'Ambrogio ai milanesi e ai meratesi. Molti dei primi saranno in montagna o altrove, approfittando del lungo ponte, i restanti si dividono equamente tra il polo Rho-Fiera, dov'è allestita la Fiera dell'Artigianato, e il Castello Sforzesco, che da qualche anno ospita la fiera degli Oh Bej Oh Bej, per la quale proporrei un nuovo nome, visto il genere di banchetti presenti sempre meno attinenti al vecchio spirito e per la maggior parte di matrice cinese: la dovremmo chiamare Oh Beijing Oh Beijing.
Dosi per 8

-ricetta-
300 g mirtilli e more
180 g farina
160 g zucchero
90 g burro
7 g lievito
2 uova
sale, vaniglia, cannella
170 ml kefir
15 ml succo di limone
buccia grattugiata di mezzo limone
zucchero di canna
In una boule mescolo la farina setacciata col lievito, il sale, un pizzico di sale, di cannella e di vaniglia.
Sbatto il burro morbido assieme allo zucchero per circa 4', poi aggiungo un uovo alla volta e il succo di limone.
A questi unisco, alternandoli, i composti secchi e il latticello, profumo con la buccia di limone grattugiata.
Verso il composto in uno stampo foderato di cartaforno bagnata e strizzata, poi distribuisco tutti i frutti e li spolvero con lo zucchero di canna.
Metto a cuocere a 160° per circa 55'.
Sforno la torta, la faccio intiepidire poi elimino la carta e l'appoggio su un piatto da dessert.
La servo spolverata di zucchero a velo.

martedì 6 dicembre 2016

Patate viola schiacciate

Continua veloce la corsa al Natale. Intanto siamo già arrivati al ponte dell'Immacolata, con domani già festivo per Milano e Merate, che celebrano sant'Ambrogio. Tradizionalmente, quand'ero bambina/ragazza, questi giorni erano consacrati al primo weekend di sci. Quando ancora c'era la neve, e in abbondanza. Adesso ci va bene se le temperature arrivano allo zero.
Prendete questa ultima settimana... fa freddino la mattina ma, se è sereno, a mezzogiorno potrei tranquillamente pranzare in terrazza, godendomi un tiepido sole e un bel cielo limpido (pura utopia... dato che non ho tempo e non sono quasi mai a casa!)
Però non si può trascurare che la lunga serie di festività e di pranzi o cene ci sta già col fiato sul collo.  Quindi, chissà se vi può interessare un contorno colorato e accattivante a base di patate bollite, schiacciate e profumate di sale in scaglie e formaggio?
Naturalmente passate in forno a fondere un pochino.
Americanate, come al solito. Però diciamo che il colore viola le ravviva.
In circa un'ora sarete in grado di portare in tavola un contorno adatto a qualsiasi portata di pollo, carne o pesce.
Vi posso assicurare che andranno a ruba. Anche se usate patate a pasta gialla.
Calcolate una patata media per persona o due/tre se piccole.

-ricetta-
patate viola, tutte della stessa dimensione
formaggio grattugiato (emmental, parmigiano o Asiago)
sale in fiocchi
burro
olio evo

Lesso le patate con la buccia, dopo averle ben lavate e spazzolate.
Una volta al dente le scolo e le schiaccio col batticarne senza romperle del tutto, si devono aprire a fiore come nella foto.
Le allineo su una placca rivestita di cartaforno oliata, le spolvero con una manciata di formaggio grattugiato e con un pizzico di fleur de sel. Metto minuscoli fiocchetti di burro su ogni patata e faccio gratinare in forno a 200° per circa 10'.
Servo le patate ben calde come contorno.

domenica 4 dicembre 2016

Plum cake con confettura

Eccomi di nuovo con un altra torta da forno semplicissima, che si impasta in un attimo ed è perfetta a tutte le ore, dalla colazione a fine pasto. È anche super soffice.
Naturalmente la confettura è fatta in casa, non da me questa volta ma dall'amica alsaziana che, beata lei, trascorre sei mesi all'isola d'Elba e durante l'estate approfitta della frutta di stagione coltivata dal suo ospite elbano per fare quantità infinite di conserve.
Immancabilmente me ne riserva qualche vasetto ed ecco perché ho deciso di mettere quella di fichi bianchi all'interno di questo dolce la cui ricetta ho preso da un sito francese, che propone spesso cose facilissime da fare.
Come sempre scegliete voi il gusto della confettura che preferite o che avete a disposizione. Se potete mettete sopra un pochino di frutta fresca oppure usate quella disidratata, come me che ho messo mirtilli rossi.
Buona prima domenica di dicembre, amici golosi!

-ricetta-
200 g farina 00
200 g confettura
150 g burro fuso
75 g zucchero canna biondo
3 uova
1 bustina lievito
sale
frutta disidratata o poca fresca
Con le fruste sbatto lo zucchero e le uova per renderli cremosi, poi aggiungo poco a poco la farina setacciata col lievito, un pizzico di sale e per ultimo amalgamo il burro fuso.
Rivesto uno stampo da plum con cartaforno bagnata e strizzata, verso il composto e sopra distribuisco quasi tutta la confettura, mescolandola sommariamente all'impasto con una spatola.
Metto l'ultima a cucchiaini sopra e per finire una manciata di mirtilli rossi oppure uvetta, o quel che avete, mirtilli freschi, datteri a pezzetti. Tutto dipende dal gusto della confettura.
Inforno a 180° per circa 45'. Comunque verificate sempre con uno stecchino o fidandovi del vostro odorato o della vista.
Sformo il plum su una gratella, lo faccio parzialmente raffreddare ed elimino la cartaforno.
Prima di servirlo lo spolvero con zucchero a velo.

sabato 3 dicembre 2016

Flan monoporzione di merluzzo

Un secondo leggero per una cena elegante, senza volere troppi patemi?
Si può risolvere con questi flan, leggeri e delicati. L'impasto si può preparare con un certo anticipo ma si devono cuocere poco prima di servirli, basta un riposo di 15', per fare in modo che rimangano soffici e della giusta consistenza.
Abbiniamoli con alcune foglie di lattughe miste ed eventualmente un altro contorno a scelta, dipende da quello che offre la stagione, perché questa pietanza non ha stagione.
Naturalmente parlo di filetti di merluzzo fresco, per 6 persone ne occorrono 600 g.
Per insaporire ho aggiunto il verde di due zucchine non troppo grandi e un cucchiaio della mia solita cipolla pastorizzata. ( QUI )
Usate stampini da ramequin o crème caramel, anche di quelli usa e getta di alluminio, basta che siano ben imburrati, così il flan scivolerà fuori senza fatica e senza intoppi.
Non mi resta che augurarvi buon appetito.

-ricetta-
600 g filetti di merluzzo puliti e privati della pelle
150 ml panna fresca
2 zucchine, solo la parte verde
1 cucchiaio di cipolla pastorizzata
2 uova
scorza di limone grattugiata
sale, pepe
olio evo e vino bianco, 1 cucchiaio per ciascuno
burro

Anche se la ricetta francese da cui ho attinto ispirazione suggeriva di usare il pesce a crudo, io ho preferito fargli fare una breve cottura nel microonde.
Quindi prendo una pirofila appena unta d'olio e ci adagio i filetti di pesce assieme alle falde verdi delle zucchine (userò la polpa interna per una minestra o un brodo). Trattengo un filettino che divido in 6 parti da inserire a crudo negli stampini.
Salo appena, metto il vino e copro con pellicola. Cuocio nel microonde alla massima potenza per 3'.
Lascio quasi raffreddare nel forno.
Poi prelevo il pesce e lo rompo con le dita, lo metto nel vaso del mixer assieme alla panna, alle zucchine, a un cucchiaio di cipolla pastorizzata, la buccia di mezzo limone (naturale!) grattugiata, le uova. Correggo di sale e macino pepe nero.
Frullo per ottenere una crema.
Imburro 6 stampini da crème caramel e ci verso la crema di pesce, al centro di ognuno metto un pezzetto di merluzzo crudo poi faccio cuocere i flan a bagnomaria, in forno a 180° per circa 30'. Non di più.
Verifico che al centro i flan siano solidi ma non di marmo, spengo e lascio intiepidire prima di sformarli nei singoli piatti guarniti da una insalatina già condita, oppure una cucchiaiata di tzatziki e una mezza melanzana di Rotonda arrostita, come vedete nella foto.

giovedì 1 dicembre 2016

Gallette di patate e cipolle

E dicembre è arrivato. Ultimo mese di quest'anno che, troppo foriero di disgraziati eventi, sembra non avere fine.
La cucina invece, quella non delude mai, almeno me. Trovo sempre più spunti, rassegnatevi perciò!
Il quaderno delle idee è sempre più polposo.
Oggi quello che vi propongo è un contorno super sfizioso che si prepara in poco tempo, con ingredienti poveri, poca fatica e tanta resa.
Patate e cipolle si grattugiano a crudo.
Poi si assemblano con poca farina, qualche fogliolina di piante aromatiche e del formaggio se volete.
Si formano piccole schiacciatine, come fossero rösti e si fanno rosolare in poco grasso qualche minuto per parte, il tempo necessario per cuocere le patate.
Vi ho tentato? Se non gradite l'idea di usare cipolle crude, mettete al loro posto un paio di cucchiai di cipolla pastorizzata. QUI il link diretto con le spiegazioni su come farla
Dosi per 4/6

4 patate medie
1 cipolla
3 cucchiai di farina
2 cucchiai di formaggio grattugiato
2 cucchiai erbe aromatiche fresche (origano, cipollina, rosmarino)
sale, pepe
olio di semi o burro chiarificato

Lavo e sbuccio le patate. Le risciacquo nuovamente e le asciugo.
Le grattugio finemente e poi aggiungo la cipolla, quella pastorizzata è già grattugiata, altrimenti sbuccio e ne grattugio una fresca.
Condisco con una presa di sale, macino pepe fresco e aggiungo la farina e le erbe aromatiche tritate.
Lascio riposare il tutto per 30'. Poi mescolo al composto anche il formaggio.
Prendo una padella larga e bagno il fondo con qualche cucchiaio di olio di semi o di burro chiarificato, quand'è caldo ci verso cucchiai rasi di composto che faccio dorare per 3/4' per lato.
Poi metto a scolare le gallette su carta da cucina e quindi le porto in tavola come contorno sfizioso.

martedì 29 novembre 2016

Piccoli croissant al salmone marinato

Step "tavola delle feste" numero cinque.
Oggi vi suggerisco un'altra ricetta veloce, se vi preparate per tempo il salmone marinato... altrimenti usatene di affumicato.
Siete alla ricerca di un antipasto sfizioso che sia anche buono e magari che faccia una gran figura in tavola?
Con poche semplici mosse e pochi ingredienti si può fare.
Bastano del salmone marinato, ovviamente preparato anche uno/due giorni in anticipo, robiola, feta, timo ed erba cipollina, il tutto avvolto in triangoli di pasta sfoglia.
Facile no?
Per il salmone marinato leggete come farlo QUI, per esempio. È facile e saporito tanto che spesso lo si confonde con quello affumicato, ma è più delicato.
Vi assicuro che nulla hanno a che invidiare questi piccoli croissant a nessun appetizer che potete trovare anche nei locali più altolocati. In più la fragranza è garantita, metteteli in forno poco tempo prima di doverli servire. Sono migliori se gustati ancora tiepidi.
Dosi per 12 pezzi

-ricetta-
1 rotolo di pasta sfoglia rotonda
salmone marinato
100 g robiola fresca
50 g feta
1 tuorlo
timo fresco
erba cipollina
pepe
Stendo il rotolo di sfoglia e lo taglio in quattro parti che divido in tre triangoli ciascuno. Rimetto la sfoglia in frigorifero, per poter avvolgere i croissant deve essere ben fredda.
Mescolo in una ciotola la feta sbriciolata con la robiola, condisco con pepe, col timo sfogliato e l'erba cipollina sforbiciata.
Taglio rettangolini di salmone marinato, devono avere la lunghezza della parte larga dei triangoli di sfoglia.
Riprendo la sfoglia, spalmo ogni triangolo con la crema di erbe e formaggi senza arrivare sino alla punta. In alto appoggio un pezzetto di salmone, guardate la foto per capire meglio.
Bagno con un po' di tuorlo sbattuto con un cucchiaio di acqua il centro della sfoglia per farla incollare, quindi arrotolo a croissant i vari pezzi.
Li appoggio su una placca rivestita di cartaforno appena unta di olio, li spennello di tuorlo così prenderanno un bel colore dorato lucidandosi, e li faccio cuocere in forno, già portato a 200°, per circa 20'.
Li sforno e li trasferisco su un piatto di servizio per poterli servire ancora tiepidi.




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