domenica 24 agosto 2014

Latte di vecchia

E' un po' di tempo che volevo rifare un liquore che preparava mio papà, una sorta di limoncello al latte molto alcolico; diceva lui che la ricetta veniva da una sua amica piacentina, bellissima città che fu la sua patria di adozione da quand'era bimbetto sino alla maturità, prima che si trasferisse a Milano dove conobbe mia mamma.
Molte delle ricette di famiglia provengono dalla tradizione piacentina che, da buon marchigiano amante della buona tavola, aveva assorbito.
Tra queste appunto, ecco spuntare da un vecchio libro questa versione digestiva di un limoncello lattiginoso, che richiede un lungo tempo di riposo una volta filtrato, di almeno sei mesi.
Vi avviso, armatevi di pazienza quando lo filtrerete, usando gli appositi coni di carta non si finisce più.
Per trattenere tutte le particelle di latte cagliato occorre quasi un giorno, il filtrato scende goccia a goccia con una lentezza impressionate. Lui usava garze fittissime, se non trovate i coni usate quelle.
Ma ne vale la pena. Poi ve lo dovete dimenticare al buio della cantina per circa un semestre, quindi recuperatelo e travasatelo in piccole bottiglie che possano essere conservate in freezer, aspettatevi di trovarlo gelato e diviso nella parte alcolica e quella zuccherina, non importa! Basta agitarlo vigorosamente prima di versarlo in bicchierini, piccoli perché la sua alcolicità è notevole.
Però è talmente gradevole che risulta un ottimo digestivo.
Lavoro per lavoro, come sempre dico, ne faccio dosi doppie, ossia un litro di latte e uno di alcool.
Tanto trovo sempre un amico che ne gradisce un'ampolla.
Ho la fortuna di avere un'amica di Bormio che, sempre troppo gentilmente, mi procura l'alcool a 96° a Livigno dove, senza le esorbitanti tasse, costa molto meno. Grazie Antonella! Apprezzo sempre molto i tuoi omaggi!

-ricetta-
1 l latte fresco intero di qualità superiore
1 l alcool
2 limoni biologici e belli, di Sorrento magari
800 g zucchero
1 bacca di vaniglia
La preparazione è di una facilità estrema. Procuratevi due contenitori in vetro giganti, capaci di contenere almeno un litro e mezzo di liquido ciascuno.
Lavateli, sterilizzateli e asciugateli bene.
Quindi nei due vasi mettete un limone tagliato a pezzetti, metà zucchero, mezzo litro di latte e mezzo di alcool, e mezza bacca di vaniglia.
Tappate ermeticamente e iniziate ad agitare. Lasciate i due vasi al riparo dalla luce e ricordatevi di agitarli due volte al giorno, per venti giorni.
Dopodiché inizia il supplizio. Con un colino fitto cominciate col filtrare il grosso, poi prendete altri barattoli grandi puliti e metteteci un imbuto rivestito da un cono di carta da filtro, vanno bene anche i filtri di carta per le macchine da caffè americano.
Versate il liquido a mestoli e con santa pazienza filtrate il tutto.
Chiudete ermeticamente i barattoli e riponeteli al buio, a riposare per sei mesi.
Quindi riprendete imbuto e filtri, ripassate nuovamente il liquore e travasatelo in piccole boccette.
A questo punto è pronto per essere conservato in freezer e gustato dopo aver ben agitato la boccetta.
Enjoy!

N.B.
Importante! Non buttate gli spicchi di limone ma conservateli in frigorifero, chiusi in vasetti di vetro.
Sono un ottimo snack dopo pasto, in attesa che il 'latte' sia invecchiato a dovere, si possono assaporare come bonbon, non sono troppo forti di alcool e hanno un gusto dolce/aspro molto intrigante.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei sempre una fonte inesauribile di informazioni e ricette fantastiche in cui cimentarsi... grazie!!!!
Samu

Jo ha detto...

Grazie a te, Samu.
In fondo è la mia passione, il mio hobby e 'quasi' un lavoro!
Dimenticavo, anzi adesso lo aggiungo sotto il post, non buttate gli spicchi di limone una volta filtrato il liquore. Conservati in un vasetto, in frigorifero, sono ottimi da sgranocchiare a fine pasto in attesa che il latte invecchi a dovere!
Ciao!!

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