venerdì 16 maggio 2014

Pasta cacio, pepe e fave

Buondì a tutti.
Parto felice per Cannes, passerò alcuni giorni immersa nel clima festivaliero assieme ad alcune amiche cinefile quanto me.
Tranquilli, mi sono portata avanti e ho lavorato al blog programmando alcune ricette in previsione della mia assenza, del resto mica posso lasciarvi nelle mani di mio marito. O forse sì, e qualcuno ne sarebbe anche felice. Lui al massimo vi potrebbe offrire un caffè (non so spiegarmi grazie a quale strana convergenza astrale abbia imparato a usare la macchina per l'espresso) o stappare una buona bottiglia o shakerare ottimi cocktail ma, vi avviso, a tutto il resto ci dovete pensare voi!
Vedo un sorrisino sornione sulle labbra di qualcuno (Gina non ridere sotto i baffi!), siete in molti a pensare che è abituato troppo bene ma non è solo colpa mia, la sua cara mammina lo aveva già guastato prima del mio arrivo educandolo a non mettere mano in cucina.
Scusate le facezie, torno alla ricetta.
Venerdì, piatto vegetariano. Semplice e veloce ma pieno di gusto.
Lascio a voi la scelta del formato più gradito di pasta, io con questo semplice sugo, una revisione del classicissimo 'cacio e pepe' con aggiunta di tenere fave, ho scelto chitarrelle all'uovo.
Un apoteosi di gusto.
Cosa c'è di più semplice e allo stesso tempo difficile, che realizzare un buon piatto di cacio e pepe?
La pasta deve rivestirsi al giusto punto di una cremina creata dal formaggio e da un po' di acqua di cottura. Il pecorino dev'essere rigorosamente romano, un po' salatino e a pasta quasi candida, stagionato circa 6 mesi.
Le fave diciamo che le ho aggiunte, primo: perché ne avevo appena acquistato un'intera cassa, che ho pelato e messo nel congelatore per quando saranno passate di stagione; secondo: perché nel Lazio e in centro Italia le associano spesso al pecorino mangiandole crude, ma devono essere piccole e tenere.
In effetti nemmeno le mie alla fin fine sono cotte ma appena sbollentate, giusto per facilitare la rimozione della pellicina che le riveste.
Un sugo che, contando anche il tempo che occorre a grattugiare il formaggio, si fa in un quarto d'ora.
Il tempo in cui l'acqua per cuocere la pasta arriva a bollire.
E poi è un condimento che canta 'viva la primavera'.
Dosi per 4

-ricetta-
250 g chitarrelle all'uovo
200 g fave sgranate
150 g pecorino
pepe nero
olio evo
Sbollento le fave e le privo della pellicina quindi le trito a coltello, oppure uso il cutter a intermittenza perché devono rimanere a pezzettini senza macinarsi completamente, poi le condisco con un goccio d'olio.
Grattugio il pecorino e lo metto in una grande padella assieme a un po' di acqua, mescolo per diluirlo, lo stempero lentamente e macino abbondante pepe nero.
Cuocio la pasta, la scolo al dente e la verso sul pecorino, aggiungo le fave mescolando per amalgamare, verso un mestolino di acqua di cottura e scaldo appena per far rivestire la pasta di sugo, in modo che si rivesta di una morbida crema.
Porto in tavola con altro pecorino, per chi ne volesse, ma il sugo vi garantisco che è saporito a sufficienza.

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