venerdì 27 dicembre 2013

Olive spaccate e conciate alla siciliana

Buongiorno! com'è andato il Natale? soddisfatti dei doni di Babbo, satolli dal cenone o dal pranzo, compreso quello di ieri? io ho cucinato, cucinato e ancora cucinato sia per Natale che per Santo Stefano, dove dall'amica AnnaVet, a pranzo, eravamo 'solo' in 18! O.o. Stanca ma felice di aver raggiunto il traguardo, oggi mi godo una splendida e soleggiata giornata con l'Adda altissimo, dalla finestra posso vedere una corrente impetuosa che farà defluire l'acqua velocemente, mi auguro.
Nonostante tutto ho perso quasi un chilo, ma oggi comunque opterò per una dieta liquida, mancano ancora alcuni ritrovi festaioli prima di tornare alla normalità, meglio approfittare di ogni più piccolo momento normale.
Dopo la pausa natalizia vi lascio la ricetta di una conserva, che poi potrete gustare tutto l'anno.
Oramai un paio di mesi fa, la mia cara amica Maruzza, che chiamo così per distinguerla da un altro paio di Mara, mi inviò una foto delle olive spaccate che aveva appena fatto.
Con non poca invidia e poiché sui banchi frutta del mercato c'erano intere cassette colme di olive verdi, mi venne in mente di replicarle, copiandole la ricetta.
Armata di santa pazienza, come al solito non mi accontento, come dovrei, di sperimentare su mezzo chilo di prodotto, ne acquistai 3 kg. Povera me, sestuplo lavoro ma, come dico sempre, fare per fare, tanto vale lavorare.
Ho pazientemente atteso il tempo di sbianchitura delle drupe, cambiando la salamoia ogni giorno, poi le ho conservate sott'olio e aceto, con sedano e aromi, e vari amici mi hanno confermato che, in Sicilia, proprio così vengono conciate. Sospiro di sollievo, la polpa rimane consistente e appena un po' amarognola. Io purtroppo, non avendo la fortuna di 'cunzare' nocellara' o altre cultivar siciliane, mi devo accontentare di quello che riesco a trovare quassù in Brianza.
Ad un primo assaggio, durante una cena pre-natalizia, ammetto che sono rimasta soddisfatta del 'rustico' risultato. Quindi metto la ricetta di questo mio esperimento casomai qualcuno di voi, in tempo di raccolta delle olive, vorrà cimentarsi in questo tipo di conserva.
Buona conserva a tutti!

-ricetta-
olive verdi fresche
sale
olio evo, aceto
sedano, aglio
origano
Comincio con il lavare bene le olive e poi spaccarle con l'aiuto di un batticarne, pestandole su un tagliere in modo che si fessurino rimanendo composte.
Prendo un secchio e sciolgo 120 g di sale grosso in 4 litri di acqua tiepida, poi verso le olive e copro adagiando un piatto in modo che le tenga sommerse, lasciando in ammollo per 24 ore.
Trascorsa una giornata, cambio la salamoia seguendo lo stesso procedimento, ripetendo il tutto ogni volta per circa 10 gg.
Quando le olive risultano piuttosto dolci e non troppo amare o allappanti all'assaggio, sono pronte.
Preparo vasi capienti puliti e sterilizzati, metto uno strato di olive scolate e tamponate con carta da cucina, intermezzo nei vasi pezzetti di aglio, di sedano a tocchetti e origano secco, copro con olio evo e aceto bianco, in proporzione di 1/5 rispetto all'olio.
Mi accerto che tutte le olive siano sommerse dal liquido di conserva, tappo ermeticamente e conservo qualche mese al buio e al fresco in cantina.
Prima di consumarle aspetto almeno 15 gg.

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