domenica 26 agosto 2012

I peperoni cruschi di Senise


Buongiorno amici!
Dove non arrivo io, se posso, mando i miei inviati speciali, così quest'anno uno dei compiti di Max.Pa, in vacanza a Diamante, è stato quello di riportarmi questa prelibatezza da Senise, un paesino lucano dove ha approfittato per fare una gitarella.
Si chiamano così dei peperoni dolci con polpa sottile, che secca velocemente, prodotti a Senise e in pochi altri comuni lucani ai piedi del Parco del Pollino e che hanno la denominazione IGP.
Una volta raccolti vengono stesi per qualche giorno su graticci per una prima asciugatura poi infilati in serte e appesi a essiccare, passeggiando per i paesi inclusi nella denominazione se ne vedono alle finestre, sotto i portici, ovunque.
Lo stesso paesaggio tinto di rosso che si ritrova nei paesi baschi a Espelette, Pirenei francesi, dove però la qualità coltivata è piccante.
Questi peperoni di Senise sono molto versatili in cucina, l'uso maggiore che si fa da quelle parti è di friggerli in abbondante olio extravergine d'oliva e servirli come croccante contorno, oppure si possono sbriciolare sulla pasta, aggiungere a un semplice aglio e olio, sulle frittate, in vari sughi per il pesce, in polvere nell'impasto della focaccia. Tutti da provare.
La frittura è il momento più delicato, dev'essere attenta perchè altrimenti si corre il rischio di bruciarli e di dover buttare via tutto.
E' per questo che in loco consigliano di friggere in olio caldo i peperoni a pezzetti e invece di mettere in olio freddo quelli interi e di mescolarli nella padella quando l'olio ha raggiunto il calore adatto.
Costano molto ma rendono anche tanto, per una frittata o un sugo ne bastano un paio, e come snack croccante 5/6 spezzettati in 3/4 parti.
Con l'avvento di internet è ora possibile acquistarli e farseli spedire con pochi click.
Fine del commento, seguiranno i miei esperimenti in cucina! :-)

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