mercoledì 17 agosto 2011

Mezzemaniche di farro (bio) 'alla zazà'

Tutti i miei buoni proponimenti per celebrare un Ferragosto all'insegna del salutismo sono naufragati miseramente quando degli amici ci hanno comunicato che si sarebbero autoinvitati per cena....serata spettacolare sulla terrazza, temperatura perfetta, cielo sereno, luna piena...
I vini sono sempre pronti, freschi al punto giusto, ma la dispensa?
Cosa cucinare per tamponare le papille ipertrofiche? Una pasta asciutta, assolutamente!
Si certo, ma come condirla? Tornati dalla settimana all'estero da giusto un paio di giorni, il frigorifero urla vendetta!
E' pur vero che ieri, nelle Orobie, ho fatto una piccola spesa, pomodori cipolle e scalogni ci sono, pfui! Sono salva!
E poi?? dunque, vedo delle olive di Kalamata, di quelle conservate in salamoia, nere, grosse e spaccate.
E del guanciale...ne ho fatto scorta di recente nelle Marche, l'avevo diviso a pezzetti e confezionato sottovuoto, ottimo!
Ci sono il capuliato di Mara, la 'nduja di Dolly....WOW! sono ricchissima!
Al lavoro dunque, preparerò una 'pasta alla zazà' che, come mi aveva insegnato una signora napoletana DOC, sta per 'condita con un sugo veloce' (alla zazà, appunto!) che si fa mentre si cuoce la pasta!
Siccome ho scelto delle mezze maniche di farro (BIO), che cuoceranno in 12 minuti almeno, ho un sacco di tempo per il preparare il sugo, e per godermi un aperitivo in terrazza.

-ricetta-
un pacco di pasta (mezze maniche di farro 'bio')
un cucchiaio di capuliato o 4/5 pomodori secchi tritati
una scodellina, pari a 100 g, di pomodori ciliegini
2 scalogni (o 2 cipollotti) tritati fini
10 olive di Kalamata
un cucchiaio di 'nduja, in alternativa del peperoncino rosso
un cucchiaio di guanciale tritato (50 g)
olio evo, origano secco
semi misti di cumino, lino, sesamo e girasole

Metto a scaldare l'acqua per cuocere la pasta.
Trito gli scalogni, il guanciale e i pomodori secchi (se non ho il capuliato).
Prendo una padellina, verso dell'olio evo sul fondo, aggiungo gli scalogni, il guanciale, la 'nduja (o  del peperoncino), e faccio soffriggere sino ad ammorbidire il tutto.
Aggiungo i pomodori a dadini, faccio appassire per 4', poi unisco il capuliato (o i pomodori secchi), lascio insaporire prima di mettere le olive snocciolate e ridotte a filetti. Dopo un minuto spengo.
Intanto butto la pasta e lascio che cuocia, tenendo il sugo in caldo.
Quando scolo la pasta conservo un mestolino dell'acqua di cottura che userò per allungare il sugo.
Rimetto la pasta scolata nella pentola di cottura, verso il sugo e un po' dell'acqua tenuta da parte, rimescolo bene e impiatto.
Decoro ogni piatto spolverandolo con dell'origano secco e col misto di semi, che daranno croccantezza all'insieme, oltre all'utile apporto di Omega 3 e acido linoleico.

Un morbido e ricco Weissburgunder 2008 Alto Adige Doc, in abbinamento, sarà perfetto.


p.s.: mi sono ritrovata con dell'origano secco senza volerlo...dopo la mia assenza ho trovato la mia piantina tutta secca a causa della mancanza di acqua!... ebbene, le foglioline appassite sono molto aromatiche anche se non sono state correttamente essiccate.


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